Il nostro titolare. Un sognatore convinto; per lui la parte più gratificante del lavoro è creare rapporti positivi e duraturi, sia con il team che con i clienti. Dal menu sceglie senza esitazione il Rocher fritto, una sfera croccante che racchiude tutta l’essenza della caponata siciliana, un piatto che lo conquista a ogni boccone. Nel tempo libero, si dedica alla sua grande passione: la musica house e il djing e, se potesse scegliere un viaggio, partirebbe per un tour del Mediterraneo, per immergersi una volta in più nei sapori e nei colori delle sue coste.

Il nostro Pizzaiolo, sempre alla ricerca dell’impasto perfetto e di nuove combinazioni di sapori. Dopo l’esperienza con DaVittorio, oggi sforna pizze da Peperì con la stessa passione con cui sperimenta nuovi abbinamenti, perché per lui assaggiare e testare ogni creazione è la parte più gratificante. Dal menu sceglie La Neoclassica al Padellino, una pizza essenziale ma ricca di gusto. Fuori dal lavoro, lo trovi tra un campo da padel o tennis, oppure seduto a tavola in qualche ristorante d’eccellenza. E se potesse partire domani, volerebbe per un tour della Cina, alla scoperta di nuovi sapori e tradizioni da cui prendere spunto.

Eliana è parte della nostra squadra di sala, sempre pronta ad accoglierti con il sorriso e a rendere il tuo momento a tavola speciale. Ha un debole dichiarato per le nostre Pepite di Nettuno, gnocchi fatti a mano con frutti di mare freschi e crema di basilico, un piatto che celebra i sapori del Mediterraneo. Quando non è tra i tavoli di Peperì, puoi trovarla in sella alla sua moto; se potesse partire domani, il suo viaggio da sogno la porterebbe in Lapponia, tra paesaggi innevati e magia nordica.

Ama definirsi “cuoco”, con quell’umiltà e quella fierezza tipiche di chi porta rispetto al mestiere e ai suoi sapori. Per lui, la gratificazione più grande arriva tutta in un sorriso: quello sincero dei clienti, a fine servizio. Nel menu di Peperì predilige Le Pepite di Nettuno, un primo piatto che parla la stessa lingua del suo amore per il mare. Il suo luogo del cuore non poteva che essere Napoli, città in cui è cresciuto e da cui ha ereditato il carattere solare, l’amore per la cucina e quel legame profondo con il mare e la convivialità.

Cameriere con un passato tra i tavoli de L'Anonimo; la parte più bella del suo lavoro? Parlare con le persone, vedere i sorrisi, sentire le risate: è lì che trova il vero senso delle sue giornate. Dal menu sceglie “L’Orgoglioso”, il cous cous di pesce alla Marsalese. Fuori dal servizio, ama tenersi attivo tra calcio, nuoto e pallacanestro, ma il suo cuore batte forte per un solo luogo: il Libano, la sua casa.

Uno dei camerieri più giovani del team. Ama lavorare in squadra, sentirsi parte di un ambiente sereno e vedere i clienti soddisfatti. Dal menu sceglie due grandi classici: 'L’Orgoglioso', il cous cous alla Marsalese, e 'Passami il mortaio che lo pesto', le busiate con pesto alla Trapanese. Sogni nel cassetto? Ammirare l’aurora boreale in Lapponia o perdersi nella natura del Canada.